martedì 10 dicembre 2013

domenica 1 dicembre 2013

Lei. Non te.

Ci preoccupiamo sempre per chi non ha bisogno... ma a me chi ci pensa? Nessuno si preoccupava per me, nessuno l'ha mai fatto. E sono venuta su così, ho un sorriso per tutti, ma quando non ci sarò più non pretendete di trovare scuse...
Eppure avevo promesso di non farlo più, e giuro che ogni volta che il pensiero mi assale stringo i pugni e cerco di pensare ad altro, cerco di pensare a qualcosa di bello, a qualcosa di buono, ma quando crolla tutto e io rimango scoperta, senza difese, non riesco a preservare un briciolo di razionalità.
Non credo sia colpa mia, però me ne prendo tutte le colpe. Ogni domenica sto da sola, chiusa in casa, rintanata in camera mia, quasi senza via d'uscita, tutti si chiedono cosa mi prenda in quel particolare giorno, perchè sia così triste a confronta al resto della settimana, la risposta è semplice: io sto sempre male. Ma il resto dei giorni siete troppo impegnati a vivere bene la vostra vita che fermarvi a pensare che, intanto state distruggendo la mia. Sono io a sbagliare, sono io che mi aspetto affetto dai fari spenti di questo mare di casino. Eppure, ogni tanto, quando mi raccontate di quanto tenete ad altre persone, spero sempre che mai qualcuno sprechi un minimo di dolcezza e di attenzione anche a me. Chiedo aiuto, i segnali non mancano, li ho tatuati addosso, ma nessuno ci fa caso, ed è così che mi tocca prendermi cura di me stessa da sola, mentre ascolto le fantastiche storie su "Ha bisogno d'aiuto" o "Devo stargli vicino", così da abbandonare me, da lasciarmi sola quando sono sul punto di mollare l'unico appiglio a cui ero attaccata, vedo andare a fuoco ogni mia capanna, ogni sorriso. Dove siete finiti tutti?

mercoledì 20 novembre 2013

21 grammi e mezzo

In una terra rotonda, di un mondo rotondo, c'era una piccola frazione raccolta tutta in cerchio attorno ad una rotatoria. In questa fazione vivevano solo Cerchi. Ogni cerchio era una brava persona, viveva la sua vita rotolando e salutando con dolcezza tutti; questa comunità si era discostata dalla città in quanto tradizionalista delle regole cerchiate. Vicino alla fontana rotonda dei giardini rotondi della rotonda città, c'era una bella casa rosa rotonda, con le finestre rotonde e una bella porta blu anch'essa rotonda. Al primo piano di questa casetta dolce e accogliente, in una stanza rotonda e attorno ad un letto rotondo c'è il medico del paese, una sua infermiera e il padrone di casa, il signor Hall, Hall de Cerchis. Dalle lenzuola si sentono delle grida di dolore e poco dopo un pianto di bebè. La signora de Cerchis aveva dato alla luce la primogenita della famiglia, la piccola e indifesa Mary; che ora altro non era che un puntino quasi invisibile nelle mani delle tonda infermiera, la quale la porge al neo papà che prendendola in mano annuncia:
-O figlia, tu manterrai alto il nome della famiglia de Cerchis!-
Il signor Hall era un tradizionalista severo e ferrato, era stato proprio la sua famiglia a dividere l'intera comunità dei cerchi in due, quella appunto tradizionalista che odiava angoli minori di 360° e quella liberale, ovvero a cui le proprie forme non importavano. Con questa rottura erano state divise famiglie e amici, visto che era facile perdere i propri 360° e questo portava ad una netta repressione da parte dei tradizionalisti.
Intanto gli anni passano e Mary cresce, all'età di un anno è un bel cerchietto magrolino ed è colma di affetto da parte della famiglia, e tutto l'amore e i giorni felici durano fino ai suoi primi 15 anni. Mary è cresciuta, non è più una bambina e vive felicemente con i suoi amici, va a scuola con risultanti promettenti ed ha anche parecchi sogni. A scuola conosce un ragazzo, un cerchio orfano di padre, Rob, che le è molto simpatico e in quei due scatta l'amore davanti al laboratorio di biologia, quando si scambiano il primo sguardo, che fa conoscere a Mary qualcosa di forte, l'amore. Mary è innamorata, si vede dal rossore sul suo volto e da come saltella giù per le scale di casa, è in estasi visto che la sera stessa uscirà con il ragazzo che ama.

domenica 17 novembre 2013

Il mio caro sabato sera

E se la nostra intera vita fosse fatta di grandi e piccole scelte? Pensateci, quante volte vi è saltata in mente l'idea che, se una misera volta aveste preso un'altra decisione, forse le cose sarebbero completamente o, solo in parte, diverse? Voi la chiamate fortuna (o nel caso sfortuna), io la chiamo "cazzo pensaci bene prima di dare una risposta". Mi sento parecchio disagiata a scrivere un post così malinconico di sabato sera, ma credo che in questi ultimi periodi sia proprio il sabato a rendermi triste.

venerdì 15 novembre 2013

«Fine» (sta a voi leggerla in inglese o in italiano)

Sbagliare è una delle cose che mi riesce meglio. Sbaglio di tutto, dalle date di compleanno alle persone a cui affido i miei sorrisi. Ho imparato, nella mia vita, a ripetere più volte: "fa nulla" oppure "non cambia nulla", eppure a me quel cuore mancato, quella battuta sarcastica, cambiava tutto. Ma sfortunatamente era solo il mio punto di vista e, da quanto ho imparato in questi anni, il mio pensiero non è mai valso a  un cazzo.


domenica 3 novembre 2013

H.O.P.E

Non sono mai mancata a nessuno. Non avevo qualcuno che si preoccupava per me. A dirla tutta la verità, capisco che nessuno mi ha mai veramente calcolata. Avevo quelle amiche da risposte e quesiti standard,  tutti sorrisi allineati che ti fissavano da qualche gradino più basso con un fare dolce e gentile, che avevano sempre una parola buona per te e ripetevano quanto tu fossi perfetta come amica.
Poi ci pensi, pensi a quelle parole e a quelle uscite in comitiva, dove stavate insieme non per qualche alchimia detta "amicizia", ma per caso, per destino, per forza di eventi. Meglio insieme a te che da soli, ma meglio con gli altri che con te. 

Rivelo che ho impiegato parecchio tempo per capire che bel pupazzo fatto di carne fossi. Ero talmente ottusa, rinchiusa nella mia scatola cranica che vedeva tutto a colori e che aveva mandato in letargo il resto del corpo. L'estate è la stagione della spensieratezza, degli amici e dello stare insieme, ma quando tu non fai parte dei piani delle tue amiche per l'estate, ASCOLTA A ME, vuol dire che hai attaccato l'etichetta "amica" a qualcuno di sbagliato. 

domenica 20 ottobre 2013

Chi s(')offre volontario?

Studi matematica alla perfezione perché sei sicuro che il giorno dopo t'interroga. Arriva domani, quella ti chiama, ci vai convinto tanto sai tutto, arrivi alla lavagna, scrivi l'equazione la guardi e ti prende il panico.
Non riesci più a parlare, si impasta la lingua, la gola è secca e ti tremano le mani. La professoressa ti guarda, pallido, e ti dice:
-La cosa peggiore che ti può capitare è prendere quattro, non preoccuparti.

Dopo che la professoressa di matematica disse questa frase ad un mio compagno di classe, realizzai che quel quattro avrebbe rovinato l'intera vita di chiunque. Mi feci una mappa mentale della mia vita e di come sarebbe andata a finire se quel quattro l'avessi preso io.

lunedì 14 ottobre 2013

Better...

<<Meglio di Giugno, meglio delle feste a sorpresa, meglio dei baci sotto le stelle, meglio dei temporali estivi. Meglio delle foto a tradimento, dei poster attaccati in camera, delle felpe grandi, delle sciarpe calde, meglio delle bombe alla crema, meglio della nutella, meglio delle partite di hockey, dei ferrero rocher e della musica classica. Meglio delle camicie a quadri, dei mosaici buddisti, meglio del dentifricio sulle labbra, delle caramelle alla menta, delle bandane rosse per i capelli. Meglio del gelato al mare, dei maglioni nuovi e dei libri vecchi; meglio delle ciliegie, del sabato, dei falò sulla spiaggia. 

venerdì 11 ottobre 2013

Redhead

Dovrei studiare ora, dovrei proprio buttarmi sui libri e prepararmi. Perché lo so, lo so che domani quella stronza della professoressa nuova di Latino m'interroga, me lo sento e lo so, perché c'ha già provato due volte, ma ho sempre avuto culo e mi sono sempre salvata in calcio d'angolo. Ma domani mi becca, me lo sento. In più domani ci sarebbe il compito di fisica, così tante definizioni e così tante formule e disegni e seni e coseni, non ci capisco più nulla tra moti di proiettili e moti di cerchi e di vettori. E dovrei studiare anche questo. Poi ci sarebbe sempre l'interrogazione, dipende da come gira a quella, di filosofia, bella materia per carità, ma non puoi sempre interrogare 87569348 persone, quando cavolo possiamo respirare?!

domenica 6 ottobre 2013

Proposte?

Ho sempre cercato di far ridere tutti. Ho passato questi ultimi anni della mia vita intenta a far ridere e sorridere chiunque incontrassi, perché preferivo dei sorrisi ai piagnistei. Solo ora mi sono resa conto che io le persone riesco solo a farle piangere.

No nel senso brutto, non vado in giro ad insultare o a picchiare persone, beh non sempre. Io le facevo vivere. Riuscivo a toccare i loro punti morti, quelle zone nascoste perché troppo sensibili che appena sfiorate potrebbero portare a piangere anche il più freddo pezzo di ghiaccio. Non vorrei, eppure ci riesco sempre.

lunedì 23 settembre 2013

AxEl (questo titolo lo capiranno in pochi)

Tutti hanno degli scheletri nell'armadio; magari pieni di polvere e ingialliti dal tempo o altri li hanno nuovi nuovi, con il cartellino ancora attaccato. Ma in quanti riescono ad aprire il loro armadio ogni giorno, dare una veloce scrutata e riprendere a vivere serenamente? Io a volte ci riesco, quando sono di buon umore, ma davvero di un "buon buonumore" riesco a vivere quel gelido passato che ogni volta ci ricorda le strade sbagliate e, beh, gli incontri sbagliati, gli ammutinamenti e i tamponamenti. 

Io ho paura del mio "prima", di quello che sono stata e di quello che non ricordo. Non c'è futuro senza passato, ma a causa del passato è difficile vivere il presente. E poi... "vivere", chi vive più? Qui si sopravvive, con lo stomaco chiuso, i brividi lungo la schiena e le ossa gelate. Questa è quella fantomatica cosa che voi chiamate "vita". Eppure ho vissuto anche io, per un po', senza avere grossi problemi . Volavo indisturbata nel nostro etere, come una farfalla che viaggia veloce e costante, senza dimenticarsi di godersi l'arietta, ma al contrario della farfalla non sapevo quanto sarebbe durato il mio andirivieni. Poi la bomba esplose, e io mi ritrovai in una valletta piena di rovi, sola, spaurita e smarrita. E sentivo tra il cuore e la gola un qualcosa, respiravo a fatica e deglutivo male, avevo al collo un cappio, il cappio della mia vita.

sabato 14 settembre 2013

Piccola chicca di secoli fa.

Avete mai notato che più odiamo una persona e più ce la troviamo davanti? Sembra quasi una maledizione, stai certo che in qualsiasi momento e in qualsiasi posto dove tu ti nasconda  lui o lei ci sarà sempre, per rovinarti la vita definitivamente. E sono tanti i motivi per qui quell’odioso sarà sempre pronto a rovinarti la giornata, perché si sa: ogni giornata iniziata bene finisce sempre nella merda. Ed è per questo motivo che scrivo, per tenermi occupata e non spaccare la faccia a qualcuno che si meriterebbe tutti i calci in culo.
Esisterà sempre quel grandissimo figlio di sua madre che invece di farsi la sua vita diventa il parassita della tua; il fungo, la piattola della tua linfa vitale, un tizio che riesce a succhiarti l’allegria e la voglia di vivere. Non è per fare un torto a tutte quelle persone che hanno ricevuto un “No” da parte mia, ma ogni volta che nei gruppi allargati con amici di amici c’era, a me, la voglia di uscire, passava del tutto.
Quante volte siete rimaste a casa per colpa di questi tizi, per poi farvi raccontare da chi c’era, che giornata da buttare avevano passato.
Però, mi fa ridere che questi tali sono proprio i nostri opposti; ad esempio basta pensare che qualsiasi persona simpatica avrà come antagonista teste di minchia che ridono solamente dopo la risata generale.
A questo cazzo di mondo non potevano mancare questi stronzi, anche perché il male è solo l’opposto del bene, se non esistesse il bene non ci sarebbe neanche il male, ci avete mai pensato? Lucifero era solo un angelo con le ali di scorta. Ma chissà perché questi Luciferi hanno sempre le spalle protette, secondo tutti hanno in testa l’aureola e nelle vene il sangue benedetto, quanto a noi invece girano solamente storielle che hanno come artefice sempre una persona. Bravi, proprio lui! Ahahaha, forse ci parleranno alle spalle perché siamo troppo avanti o forse solo perché non sanno di che altro parlare. E alla fine siamo noi a passare come i cattivi, meglio così: è più semplice fare il cattivo che il buono.

mercoledì 11 settembre 2013

Change

La guardò stupito, non l’aveva mai vista così, eppure la conosceva quasi meglio di se stesso. L’aveva vista da tutta la vita in jeans e felpa, forse con la tuta da ginnastica e con strati di cappelli e sciarpe, ma mai così. L’aveva vista crescere, l’aveva guardata piangere e ridere, urlare a squarciagola e stare muta. Cambiava con i giorni, cambiavano le scarpe e i pigiami, i tagli di capelli e i fidanzati. Ricordava ogni suo ragazzo a memoria, i dettagli più insignificanti e il motivo per cui non erano ancora insieme. In quel momento, però, non riusciva a capire perché in tutto quel tempo trascorso erano passati talmente tanti ragazzi e lui non avesse fatto nulla. Eppure, aveva sofferto per tutto, provava anche lui i loro baci e i loro litigi, sentiva le mani sudate e la voglia di prendere a pugni il mondo.
Adesso però non aveva senso pensare a quello.

Due cuori e una calcolatrice. Quando i conti non tornano. (Perla del 10 aprile 2013)

Eccola lì, a terra, una mano reggeva i capelli e l’altra era attaccata alla tavoletta del cesso, quasi per non cadere. Era ferma, gelida nel suo intento, immobile nel suo mondo di illusioni , due dita in gola per cercare la propria anima e la coscienza persa nel vomito. Era nel suo bagno, sola, a vomitare delusioni di cui si era ingozzata nelle ultime due ore. Una montagna di fazzoletti per terra, accartocciati l’uno sull’altro e il monte continuava a crescere. La testa le pulsava, un dolore lancinante alle tempie come se qualcuno la riempisse di botte con un martello pneumatico, il saporaccio in bocca e la gola che bruciava sempre di più.

martedì 10 settembre 2013

C'est la vie de merde

Si può amare per finta? E se sì, come si fa? Sto attraversando un periodo di repulsione. Tengo fuori tutti i problemi da me, li fermo alzando il volume della musica, ficcandomi le cuffie sulle orecchie stringendole fino a bloccare il sangue alle tempie e, a volte, iniziando a cantare a squarciagola, in modo da spaventare qualsiasi demone maligno dal mio piccolo corpo già abbastanza esorcizzato.
Per spegnere il cervello, perché alla fine il vero problema sta lì, si fa di tutto. Dall'ingozzarsi di cibo a stare notti intere su Chatroulette, oppure piazzarsi davanti la televisione e farsi una maratona di film demenziali dalla risata semplice in modo che le risate riempissero quel vuoto cronico che avevi tra il cuore e la gola da settimane. In qualunque caso, però, le stronzate che facevi ti si ritorcevano contro, in un modo o nell'altro. Stavamo solo aggiungendo al danno, la beffa. Fa ridere come le nostre buone intenzioni si trasformino in granate pronte ad esplodere al primo contatto; più ci sforziamo di lavorare alla coesione e all'amore e più sbagliamo strada e non capiamo nulla. Già, perché coesione ed amore non sono argomenti così delicati da poter sopportare un'interpretazione sbagliata. Cerchiamo suggerimenti ovunque, dagli amici, dalle persone che abbiamo intorno, da chi prendiamo come modello d'ispirazione, che però risulta essere più smarrito di noi. E quindi che fare?

domenica 8 settembre 2013

Una piccola grande parentesi della mia vita♡

Non lo so quanto manca che tu parta e cazzi vari. Io ti saluto adesso, visto che fra un po' parto anche io e non so quanto starò lontana dal PC. Vado con le raccomandazioni: non fare cazzate, lavora, studia, fatti nuovi amici, esci la sera, bevi poco, divertiti, studia^2, guarda prima a sinistra e poi a destra (tanto ci sta scritto per terra), mangia, cerca di mangiare perché lì morirai di fame, non tradire ****, non tradire me, se becchi Bear Grylls salutamelo con il saluto scout che ti HO INSEGNATO ALLE GIORNATE COGESTITE, spero che tu ricorda un po' di morse che serve sempre, non ti dimenticare l'italiano, comunica che sei vivo anche una volta al mese, sai tanto per stare tranquilla, voglio il tuo indirizzo così ti becchi pure le mie lettere strappalacrime, segui il mio blog, studia^3, non flertà troppo, te ricordo che c'hai una famiglia qui in italia, non mi diventare un inglesino del cazzo che mi cadi proprio tanto così, non me ricordo se ci sta il fuso, ma nel caso, attento all'orario. Mangia, bevi, niente sesso, cerca di mantenerti in vita almeno il primo mese, fallo per tutti che vederti tornare alla prima botta ce fa rimanè male, poi poi poi. Bho, inizio un discorso serio. We DOC buon viaggio, soliti cliché che non potevano mancare, ma siamo di carne che devi fa. Che non mi devi dimenticà lo sai, quindi shalla, vedi di mantenerti in salute, fatte sentì quel poco che puoi così non mi preoccupo, goditi la tv inglese che fa cagare più di quella italiana, avvertici che ti spediamo i pan cake così non muori di fame. Vabbe basta cazzate, me mancherai, forse pure tanto, dipende da come mi sveglio domani mattina (SE MI SVEGLIO VISTO CHE STO QUA A SCRIVERE) poi, oh grazie di tutto, delle nottate che ti sei fatto con me e bhe, per tutto il resto. Ma quando lo becco un'altro come te? Se avessi saputo che c'era gente de sto tipo in giro per la scuola, mi sarei fatta una vita sociale un pochino più gigantesca. Ma quel che è stato è stato, non so che dirti, sono stranamente contenta per te e triste per me, se finisco in terapia di nuovo e sotto antidepressivi darò la colpa alla tua partenza sappilo. Bho, ti farà piacere che sei l'eccezione nel mio contratto tra fidanzati, lui ha Chiara e io ho te, bho, mi sentivo apposto mettendo il tuo nome u.u anche se è stata una cazzata visto che stai a tipo 3000 km da qua, ma non so se sei te il tosto che parte e se ne va da solo via da casa e dall'Italia o sono io la forte che rimane qua nell'oblio della pasta, pizza e mandolino. Per adesso, che stai facendo bene te l'ho già detto, che farò lo stesso anche, solo che spero di andare più lontano, in modo da perdere la puzza di italiano. Scusa se sfaso, ma approfitto ora visto che chissà quando ti becco. Te voglio su skype qualche volta, almeno ti becchi la mia bellissima faccia da cazzo u.u ! Poiii. Sul serio, mi mancherai tanto, sia il tuo essere maschilista passivo, che bha, non vedo credibili e per quella botticina sulla spalla che mi hai dato la prima volta dopo le giornate cogestite per i corridoi e chi se lo aspettava che sarei finita qui a salutarti con una lacrimuccia che mi scende. L'avrei presa bene sta partenza se ti avessi visto un po' di più, ma mi accontento, non ti prende a male per venerdì, sti cazzi almeno non mi sono dovuta ritruccare dopo un piagnisteo isterico dopo il "buon viaggio", meglio per te per lo stesso motivo. Senti, divertiti, cambia vita, fai quello che te pare che sei giovane e puoi, non ti dimenticare di me, magari le cose brutte cerca di eliminarmele, così rimango una bimba perfetta. TE DEVO SPEDI IL LIBRO CHE PRIMA DEVO RITROVARE VISTO CHE ERA L'ULTIMA COPIA, MA VABBE C'HO TEMPO. Mh, non rileggerò il messaggio, quindi sorry for problemi di battitura e dislessia associata, ma quanto cazzo ho scritto (?) roba che forse non leggerai mai madò e io che mi ci sto ad impegna c.c vabbe sticazzi ormai sto qua. Non ti stressare troppo, ricordati che la vita non deve essere per forza una merda u.u pensa positivo (nha, sii realista che è meglio) coprite che fa freddo, attento che piove e non mi diventare meteoropatico che poi mi diventi scazzato più de adesso. Bho, shalla, passa al lato oscuro, lì hanno i biscotti, bho, pace e prosperità. NuqNeH (sarebbe ciao in klingon, sto prendendo lezioni) magari te serve, che ne puoi sapè:3 Oh, te voglio bene sa? Me sa pure tanto, non me chiede il perché che non lo so, ste cose non se possono sapere, si sanno a pelle, fatto sta che se vedo tutta la mia vita come un errore giuro che tu saresti una di quelle parti che salverei di essa ( SO DOLCE EH), montate la capoccia, che mi fa sentire importante. Bha, io ti volevo fa piange, e invece vado sul sarcasmo e sull'ironia pure sta volta, almeno una lacrima versala per me, ma che sia una di quelle belle e gioiose u.u io rido perché tanto tornerai e me ritroverai qua, perché io oltre il Majorana non ci vado, al massimo mi trovi un po' più magra, buon per me ohhh magari divento pure più figa, visto che non mi reputi tale (a volte, perché sei paranoico pure te). Blablabla quante cazzate che sto a spara, non te posso spiega quello che sto provando adesso solo con un messaggio (cioè potrei, ma non alle 03:05 della mattina) ma tanto me conosci ormai, quasi meglio di me stessa, quindi sai come sono e cosa penso u.u Se mi rispondi a tutto sto papirone con un "ok" giuro che ti faccio saltare il volo (letteralmente). Te voglio bene, pure se sei un sadico masochista passivo effeminato, te voglio bene comunque Non ti dimenticare di me, sai, cioè e' impossibile ma può capitare con il jet lag e la fame. Pensavo d'aver scritto di più, ma evidentemente non ti voglio far perdere tempo, spero di non perdere i tuoi contatti, farò in modo che non succeda, ma non posso rompe il cazzo ad un universitario, non me sembra tanto giusto ç__ç okkey, adesso piango, ma che cazzo mi hai fatto? Non ce so mai stata così sensibile, TI ODIO! Nha, non è vero ma mi mancherai tanto, okkey, forse che ti odio un po' è vero, ma io può! Sono dolce e tu lo sai, pensami un po' NEL SENSO BUONO! NON IN QUELLO DEVIATO E MALATO CHE NAVIGA NELLA TUA CAVOLO DI TESTA DI PERVERTITO MANIACO. Mh, te voglio bene comunque... Troppa dolcezza, questa sarà la prima e l'ultima volta che mi leggerai così sono figa, non posso piangere! Bha, già mi manchi che ci posso fa? Le raccomandazioni te le ho fatte, SEGUILE CAZZO, CHE SO IMPORTANTI!!! Te devi rovinare la calda estate italiana per andare nell'uggiosa londra... Beato te che non dovrai più finire in costume da bagno, patire l'afa e soprattutto, non dovrai più faticare con le fighe, perché essere italiani tira, una di quelle cose poche buone dell'esserlo. Vai a fare lo straniero, in terra straniera, senza aver fatto il militare, ti fa onore, anche se la trincea la vivrai comunque, senza armi e senza cartoline sdolcinate da parte della fidanzata. Credici in questo futuro migliore, almeno hai sognato in qualcosa di diverso e lo stai ottenendo, cazzo ma allora sei un uomo vero, diamine avevo qualche dubbio! Nha, scherzo, sei perfetto su, a parte qualche bug, ma non si può essere perfettamente perfetti COME ME. Ahahahahaha vabbe dai sdrammatizzo. Ti saluto dai, quando avrai tempo leggitela sta cosa, magari ti piace pure, magari. Allora, te voglio bene, me mancherai, non vedo l'ora che torni e bho, divertiti e prendi in mano ste cazzo di redini de sta cazzo de vita, oggi a te, domani a me, sei un modello da seguire ormai, quindi non mi deludere! Ti voglio bene

-Jemi♥]




Risposta il giorno dopo:

"ok"

venerdì 6 settembre 2013

Questa l'ho già sentita

Non si scherza mai sulla fine. Che sia qualcosa di generale, ti fisico o altro di immateriale. Il mio ragazzo (in tre mesi di relazione) mi ha mollato tre volte. Una volta per una pausa e il resto delle volte non ricordo. Evidentemente perché io sono l'idiota, già idiota a rimanergli appresso. Magari fra qualche anno, a ricordare tutta la storia, mi sparerò in fronte una 10 di colpi da una canna mozza sporca di sangue e polvere da sparo.


E farei bene, ma non perché io non creda a questa relazione e per evitare delusioni future, ma lo farei per tutte le paranoie che mi stanno rodendo il cervello e il fegato in questo periodo. Sono una donna, e questo già la dice lunga. Noi donne siamo così brave a rovinarci la vita; la colpa non è propriamente nostra, a furia di storie su ranocchi e principi azzurri è normale che baciamo il primo rospo che ci si piazza davanti. Poi in noi partono alla carica tutte quelle sensazioni strane chiamate sentimenti. Sono strane, perché illogiche e senza scopi ben precisi. Per quale motivo qualcuno dovrebbe rimanere accanto ad una persona che lo tratta male e che gli rende la vita un inferno, è BOOM entra in gioco l'amore e la frittata si gira completamente.

domenica 1 settembre 2013

September❥

Agosto è passato, l'estate è finita è questo blog ha già vissuto per tre mesi. Facciamo un piccolo reso conto di questa mia vita che ha dimenticato come si frena e continua ad andare avanti, senza girarsi indietro.

Le cose vanno bene, molto bene. La mattina, o almeno quando mi sveglio, ho quasi sempre un sorriso stancato in volto e sinceramente, anche se la monotonia della scuola sta per ricominciare, in questi mesi non ho smesso d'imparare, ringrazio questa vita che mi fa da maestra, anche perché io di maestre che veramente mi abbiano insegnato qualcosa, non le ho mai avute. Ma se la mia ignoranza nelle tabelline e la mia poca abilità nel disegno tecnico mi hanno portato qui, ringrazio il cappello di asino che in questi anni ho portato, perché non potrei desiderare vita più piena di così.

martedì 27 agosto 2013

Bolle di sapone

Fidarsi di qualcuno è autolesionismo. La vita è come una bolla di sapone, così bella a guardarla, ma così delicata. Poi arriva il solito stronzo che si mette a giocare con la tua bolla di sapone, all'inizio è piacevole, è come una brezza che ti alza nel cielo e ti fa volare in alto, ancora più in alto, poi lo stronzo si stanca, vuole provare qualcosa di nuovo e che fa? Infila in dito dritto per dritto dentro la bolla, ti trapassa il cuore e ti fa esplodere, e di te rimane solo un po' di schiuma profumata spalmata su un prato verde. 

 Siamo così fragili, così indifesi. Ci crediamo una razza superiore, ma l'amore lo abbiamo conosciuto solo noi, e detta così si può semplicemente dedurre che siamo talmente stupidi da innamorarci ancora. L'amore non è stupido, è complicato, difficile da gestire e da poche soddisfazioni, in molti casi si sta meglio da soli. Ma siamo talmente cerebrolesi da buttarci di nuovo in questa vasca di emozioni ripetitive, dei "Ti Amo" prima di andare a dormire e dei baci sotto le stelle di San Lorenzo. Non sono gli altri il nostro problema, siamo noi l'errore di questo programma perfetto chiamato vita. Ci basterebbe riconnettere il cervello, rimanere coscienti per più di una volta e ci accorgeremmo di tutte le ferite che l'amore ci provoca e che lo stesso amore ci nasconde.


sabato 24 agosto 2013

Senza trucchi.

A volte il tempo riesce veramente a cambiare le cose. Soprattutto a cambiare le persone, o almeno come ci porgiamo alle persone. Io sono un esempio di quanto detto, se rivedessi me stessa di qualche mese fa mi prenderei a schiaffi. Ora come ora avrei odiato la sua faccia gonfia di lacrime e l'aria innocente con cui andava in giro; l'opposto di quanto sono adesso.

mercoledì 21 agosto 2013

Momentanea

Non sono mai stata la prima scelta di nessuno. Finivo sempre ad appollaiarmi su un secondo, un terzo o addirittura un quarto piano nelle vite delle persone che amavo. Io li avevo tutti al primo posto, potevo dimenticare di mangiare, spostavo me al secondo piano, dimenticavo di vivere a pieno quello che avevo tra le mani, ma per gli altri non significava nulla. Potevo essere fidanzata, amica, amante, ma il primo posto nei loro pensieri non lo avrei mai conquistato.


Fragile.

Non puoi costringere una persona ad amarti. E' un qualcosa di inaccettabile. Quando provi qualcosa, che venga dal cuore o che venga dallo stomaco, è un qualcosa che esce sincero, spontaneo. Se potessimo controllare tutto quello che ci esce da dentro... tanti dei nostri errori rimarrebbero solo nei sogni e nelle vignette di qualche romanzo.

domenica 18 agosto 2013

Fucking smile Ü

Viviamo per i piccoli gesti, per stare attaccati ai cuscini quando ci sentiamo soli, quando indossiamo vecchie felpe, per non perdere l'odore e il sapore di quei momenti che ora come ora non viviamo più. Si sta male, quando ci manca qualcosa, quando quel piccolo cuoricino alla fine del messaggio cambiava tutto, migliorava la giornata e, soprattutto, l'umore.

mercoledì 14 agosto 2013

Little.

A volte mi manco. Cerco sempre d'andare bene per tutti, ma dimenticavo che dovevo prima piacere a me che agli altri. Così quando mi guardavo allo specchio vedevo dietro di me i miei amici che annuivano, mentre la mia immagine non faceva altro che sbattere i pugni al vetro e gridare un "NO" senza voce. Ma io ero impegnata a sistemarmi e a credere a tutti quei "Sì, stai benissimo".

Stavo diventando la comparsa della mia vita, recitavo senza che nessuno mi riprendesse, rimanevo all'oscuro da me stessa. C'erano due me, una grossa e pomposa che viveva leggiadramente tra le prese per il culo delle persone e le prese per il culo da me e per me. Vivevo tra quello che volevo far vedere e quello che gli altri volevano vedere. La realtà rimaneva all'altra me, quella piccola e insulsa nascosta sotto la grandezza dell'altra, era piccola, ma era viva e vera. Era l'unica cosa reale che di me rimaneva, neanche l'orgoglio era più sincero, era una palla di credenze che rotolava sempre più veloce nella baita della valle di lacrime della mia vita.

giovedì 8 agosto 2013

Fearful

La vita, la più grande presa per il culo che potessimo trovare sulla nostra strada. Ci fa stare bene, ma si diverte quando stiamo male. Sarà sempre un obbrobrio di scelte sbagliate che ci porteranno a loro volta su una strada sbagliata.

Eppure se una strada è quella sbagliata, ce ne accorgiamo solo quando non abbiamo più scampo. La rabbia è il dolore sono asfaltate di nuovo, profumano di rose e hanno dei volti angelici. Sono le uniche strade segnate sulle cartine e le uniche che hanno cartelli stradali esatti e autogrill nella via, in modo che l'agonizzante agonia sia ancora più lunga. Così fai in tempo a prenderti un caffè e a corroderti di male l'anima. Due piccioni con una fava, anzi, due parassiti per lo stesso corpo.

martedì 6 agosto 2013

Alone☠

Ciao insicurezza, sei te che mi stai rovinando la vita. Non negarlo, non puoi, se non fosse per te sarei salata giù da mio Bungee Jumping della vita già otto o nove volte. Te, invece, mi tieni attaccata alla realtà, con i piedi ben poggiati a terra, e con la testa china a guardare la strada.

Cerco qualcosa in più dalla mia vita, un po' di coerenza con i miei sogni, con le mie aspettative. Ma sono sempre stata realista, quello che sognavo potevo solo scriverlo in milioni di fogli che adesso sono sparsi per casa.
Ecco che fine hanno fatto i miei sogni, sono persi nella cubatura del mio nido, nascosti in cassetti e sotto il letto, l'unico posto dove nessuno può trovarli e distruggerli. La mia testa non è mai stato un posto sicuro, parlavo nel sonno, parlavo da ubriaco, parlavo quando ero triste e con le lacrime, insomma, parlavo sempre troppo. I segreti della mia anima non li ricordo neanche più, sono stipati sotto il frigorifero.

giovedì 1 agosto 2013

Sfumi nella memoria.

Andare avanti è sempre difficile, ma è inevitabile. Ci si spinge talmente avanti da non ricordare più la strada presa all'inizio. E' dura, è molto dura. Ma con le persone giuste, tutto è possibile. Io le persone giuste le ho sempre avute, altre le ho incontrate per caso, ma erano tutte pronta a regalarmi un sorriso.

Eppure ancora adesso, non reggo la tensione. Come adesso. Sto scrivendo perché qualcosa dentro di me non è apposto, non funziona. E' troppo piena. La bocca mi fa male, sto per piangere; ma quando mi dico "Ecco, adesso piango", non lo so, mi esce un sorriso. Forse sto imparando a gestire il mio corpo e quello che lui fa. Non controllo ancora le mie esplosioni ultraterrene, quando canto sotto la doccia con le lacrime, poi mi siedo a terra e piango come se non ci fosse un domani.

martedì 30 luglio 2013

Butta fuori!

Si sbaglia, si piange, si capisce l'errore, si sta da soli e si tira avanti. Ci sono quei pianti lunghi, quelli da ossessione, che ti tirano via il male da dentro, ti prosciugano, infatti l'unica cosa che puoi fare dopo è schiacciare il cuscino in faccia e dormire con gli occhi rossi e doloranti.

Ma prima o poi si smette, sai? A me è successo, ed è stato un grande errore. Per molto tempo non ho più versato neanche una lacrima, neanche una misera e fottutissima lacrima. Eppure stavo male, ma non lo capivo. Dentro di me tutto andava a puttane, nella mia testa ogni sera c'era un rave di emozioni dure, spinose, cattive. Tuttavia, fuori stavo bene, avevo il mio bel sorrisetto di repertorio, la battutina pronta all'evenienza e un bel dito medio pronto ad alzarsi ogni volta che ne avessi avuto bisogno.

lunedì 29 luglio 2013

I want love♡

Spero che il messaggio non ti svegli.

Amore, e' stato il mese migliore della mia vita. Sei il pezzo che mi e' sempre mancato, e ora che ti ho trovato, non voglio perderti. Ho capito che devo essere meno paranoica ed amarti di più di quanto possa. Grazie di esistere, e di sopportarmi. Di adorare la mia risata orrenda e di dirmi che sono bella, anche se non mi va a genio, adoro quando lo fai... Grazie per quando ti apri con me, per quando hai paura e me lo riveli, per quando mi proteggi in un abbraccio e per quando mi dici che andrà tutto bene. Grazie di tutto, e grazie sempre.

sabato 27 luglio 2013

-17

Caro mio ex,
come stai? Spero bene. Così potrai goderti ogni insulto che adesso mi corre nella testa. Hai detto di rimanere amici, che il nostro rapporto era speciale, e cazzi vari che forse hai solo inventato sul momento per farmi stare zitta. Ma ora, te la racconto io questa nuova storia.


venerdì 26 luglio 2013

L'amore mi prende per il culo.

Eccomi di nuovo qui, sui miei passi. Per capire per l'ennesima volta cosa io abbia sbagliato. Le parole? Il modo in cui le ho dette? Ma soprattutto, cosa ti ho detto?Sono i dubbi a ferire la gente, le persone sono insicure per natura, si preferisce rimanere all'oscuro di una brutta verita', che esserne certi e morire dentro. Le persone hanno paura di tutto, sia dell'amore sia dell'odio. Etichettano cose e persone secondo quello che vorrebbero, cosi' facilmente che una sedicenne che fa l'amore con il ragazzo che ama diventa una troia che la da a tutti. Quando ci siamo ridotti cosi'? A non credere piu' alle persone, a essere diffidenti di tutto e pronti a ferire per difendere la nostra integrità. Quale SOPRAVVIVENZA, questa e' stupidita'. Facciamo star male le persone che amiamo con risposte vaghe e musi lunghi. Volete affetto, ma quando ve lo diamo, lo rifiutate schifati, cosa vi prende? Avete paura che sia tutto finto, che vi stia prendendo per il culo? Bene, sorpresa, non e' cosi'. In sedici anni di onorata carriera (come precedentemente detto) non ho mai, e dico MAI, tradito o lasciato nessuno. Mi hanno mollata, trattata male, dimenticata, picchiata, ma ancora adesso non capisco perche' il mio amore sia cosi' contrastante al vostro...
Amare, non amare e fingere: sono queste le tre opzioni che avete a disposizioni, avete un terzo di probabilita' di rendere felice una persona e il rimanente due terzi per rovinarle la vita, in un modo brutto e uno orribile. A voi la scelta. Gia', perche' la scelta c'e', avete la possibilita' di decidere cosa voler fare del vostro cuore e della vostra inutile vita.
E se non sapete scegliere o se semplicemente non vi va, rimanete fuori da tutta questa storia. Abbiamo gia' innamorati depress
i e coppie che fingono d'amarsi. Non basta voler un po' di compagnia, per quello ci sono gli amici e né voglia di essere amati, prendetevi un cane, cazzo, almeno verrete amati per quello che siete, non per come vi mostrate. Lasciate perdere, non sareste capaci neanche di badare ad un cane!
LO CHIUDO COSI' QUESTO POST, SONO INCAZZATA NERA PERCHE' L'AMORE PRENDE PER IL CULO ME E LA PERSONA CHE PIU' AMO AL MONDO, QUINDI BUONANOTTE E PRIMA DI FARE QUALSIASI COSA, PENSATECI BENE!

mercoledì 24 luglio 2013

Panico✔

"Io e te dobbiamo parlare"

In sedici anni, la frase che mi ha spinto a pensare più di ogni altra. Mi chiudevo a pensare a cosa potevo aver fatto di male, a come avrei preso la notizia e a come dovevo prepararmi per incassarla bene. Non sono forte, non lo sono mai stata, mi ferivo con chiunque, e andava sempre a finire che nessuno, E DICO NESSUNO, riuscisse ad amarmi. 



martedì 23 luglio 2013

Gelosia portami via

Ho sempre condiviso tutto: cibo, birra, giocattoli ed appunti. C'è una sola cosa che non faccio toccare agli altri: la persona che amo. Sono gelosa, FOTTUTAMENTE GELOSA!

E' un mio grande difetto, non mi sono mai sentita abbastanza amata e quando qualcuno mi toccava dentro non lasciavo che nessuno lo toccasse, ferisse o portasse via. Se amo qualc
osa, nessun'altro può amarlo. Quante scenate di gelosia ho fatto, e quante altre mi sono tenuta dentro? Non riesco a capire come si fa a lasciare la cosa più importante della nostra vita in mano, anche per pochi istanti, a qualcun'altro! E' una vera cazzata, affidereste il vostro cuore a qualcuno che potrebbe rovinarlo o, peggio, portarselo via per insegnagli a battere in un altro petto? Non credo!

Ecco, è come se qualcuno cercasse di cullare il mio cuore, quando essi sta bene nel mio petto. Essere gelosi è la prova d'affetto più grande, e la fregatura sta sia nel mostrarla troppo, sia nel non mostrarla affatto.

L'interesse compra, essere stronzi e insensibili non porta sempre cazzi, figa e rock'n'roll!

domenica 21 luglio 2013

Paranoia✌

Sono paranoica, lo sono sempre stata. Ho sempre detto che non mi interessava essere amata né di amare; ho capito solo adesso che avevo paura, paura di non gestire la situazione. Non è facile entrare e rimanere in una relazione. Perché in questi casi tutto si amplifica: l'amore e le emozioni diventano fortissime, si è al settimo cielo e un cuoricino in un messaggio è tutto quello che vorremmo leggere la mattina appena ci svegliamo, ma quando questo cuoricino manca, o quando un "A dopo amò❤" diventa "Va be, ci sentiamo dopo", il colpo al cuore diventa un tsunami che ti porta via.



venerdì 19 luglio 2013

Ventinovemarzoduemilaedodici [29/03/2012]

Era semplice, lei. 

Un abbraccio, un bacio, una pizza, una birra e stava bene. Non voleva nient'altro, non voleva fidanzati, fidanzate, servi, amanti, spasimanti, sguattere. Voleva la sua birra, la sua sigaretta e un sorriso, un qualsiasi sorriso da una qualsiasi persona. 

Per sempre adesso

Siamo io, te, e quest'estate. Ma non è una di quelle storielle fatte di baci, mare e tempo determinato. Questa è la nostra storia. Pensaci, tutto quello che abbiamo ora ce lo siamo guadagnato, abbiamo sofferto entrambi e adesso assaporiamo ogni abbraccio.


Tu sei la mia persona, quella perfetta nella sua normalità. Sei l'asterisco che ogni donna, ogni persona, dovrebbe trovare. E pensare che tu sei sempre stato qui, mentre io ero altrove a farmi del male. Sei il mio cerotto, e come un cerotto ti tengo appiccicato addosso. Sei quel senso di vita che avevo perso negli anni, quella luce negli occhi che prima avevo, e che poi ho miseramente perduto per qualche errore di troppo; quando innamorarsi era fantastico quasi quanto fosse sbagliato e doloroso. Ma se proprio devo dirlo, tu sei l'errore che mi è uscito meglio. Quello che va messo in bacheca, altrimenti si sciupa.


#London

#Torna presto, eh.

#Non fare cazzate,eh.

#guarda a destra e sinistra prima di attraversare, eh.

#non guardare il culo alle inglesine, eh.

#né agli inglesini, eh.

lunedì 15 luglio 2013

Fidati solo di me.

Mi sono sempre definita una persona debole che non riusciva mai a combattere per qualcosa in cui credeva. Adesso che ripenso alla mia vita mi rendo conto di quanta potenza ho avuto per essere ancora qui. Eppure non credo di aver fatto qualcosa in più degli altri. Ho sempre conosciuto persone che soffrivano per i miei stessi motivi, ma non li vedevo giù come stavo io. Da dove prendevano questa volontà?



domenica 14 luglio 2013

Stella Sola.

Ogni tanto lo penso. Penso a lui, a me, a noi insieme. Cerco ancora di non ridere per il nostro primo incontro, per come ci siamo conosciuti di corsa, quando sparavamo "Ti Amo" lungo i corridoi della scuola, due paroline insignificanti rispetto al futuro che ci aspettava. Ogni tanto penso a quello che facevamo, cerco errori o buchi nel copione per capire dove abbiamo sbagliato, e l'unica cosa che ho capito è che soffrire a quel tempo era inevitabile.

Ho fatto tanti errori, addirittura potrei definirli TROPPI. Ma se penso a cosa ora il destino, con tutti quei su e giù, mi ha portato, non posso fare altro che ringraziare ogni ferita e mandare un bacio a tutti. E' strano come la vita sappia sia spingerti sia tirarti su. Ma è più strano come la vita degli altri ci riesca. Ci ingloba. Oltre a essere i primi protagonisti della nostra esistenza, siamo coprotagonisti e comparse nelle vite degli altri. E io dovrei proprio essere nominata agli Oscar.

venerdì 12 luglio 2013

Questa notte è troppo buia.

Sapete cos'è il panico? E' quando la paura diventa talmente tanta da renderti cieco. Non è solo paura. E' un senso di dolore e di pesantezza che ci affligge. A me succede la notte, quando in televisione non c'è mai un film decente, in chat non trovo nessuno che sappia darmi un po' d'affetto e quando la mia testa è talmente piena di immagini che non riesce né a leggere né a scrivere.

giovedì 11 luglio 2013

Voglio essere felice.



Non fai in tempo a definirti felice, che la sfortuna è pronta a saltarti addosso. Sembra andare tutto bene, hai il sorriso, hai qualcuno che ti ama, la terapia migliora, non hai nulla di cui avere paura. Eppure non sei tranquilla. Torna quel brivido nelle ossa che avevi prima, prima di lui e prima di tutto questo. L'insicurezza, la rabbia, il dolore che ancora non cessa. Ho paura, ma paura di cosa? Di tornare come era prima. Ti basta un messaggio sbagliato, una conversazione fuori dagli schemi, hackerare il profilo di facebook e scoprire tante, troppe cose. Sono sconvolta

Voglio essere felice. Perché non posso esserlo anche io? Lo sono tutti, tutti quelli che ho intorno, sono felici sia da sigle che da fidanzati, e allora perché io mi sento nel primo caso sola e nel secondo mi sento presa in giro? Forse a furia di prendere botte in testa e al cuore, non riesco più a capire quello che mi interessa. Ormai cerco nei sorrisi più sinceri l'ombra della forzatura, il perché remoto, cerco di capire a cosa li posso portare: "a cosa posso servire?".

domenica 7 luglio 2013

Buongiorno♥

Poi lo guardi, con gli occhi teneri e che brillano anche se è buio e i lampioni sono fiochi. Ti senti qualcosa dentro, uno stimolo, una spinta. Come quando vaghi da sola nel tunnel e vedi la luce, e dopo qualche botta il cuore riprende a battere e riprendi avidamente a respirare. 

Non è bellissimo? Dico tornare a vivere dopo aver camminato da sola tra i cadaveri della tua vita? Non è bellissimo, è spaventosamente stupendo. Spaventa, fa paura, perché sai che se ti alzi troppo per sentire la brezza fresca, hai più possibilità di cadere o di volare via. E quindi cosa fare? Seguire questa nuova stella in nuove direzioni o rimanere ferma, impassibile, mentre il mondo e la vita ti scivola addosso?

Non credo sia facile scegliere. Tra una morte indolore oggi e una dolorosa fra un anno, cosa scegliereste? Ho passato notti insonni, sperando che se mi fossi lanciata, qualcuno mi avrebbe amato talmente tanto da tirarmi un salvagente. Oppure tremavo al pensiero di affogare, sia nel terrore sia nella paura.

I POST CHE SEGUIRANNO VI FARANNO CAPIRE COSA HO SCELTO, QUESTO E' IL MIO MODO DI DIRVI "IL PRESENTE MI STA ANDANDO BENE", MA NON HO FINITO DI RACCONTARVI IL MIO PASSATO, QUINDI STATE PRONTI AD ALTRI POST STRAPPALACRIME!

giovedì 4 luglio 2013

Tutti i se della mia vita.

Adesso sono qui, a scrivere, per me e per voi. Ma cosa sarei se nei bivi della mia vita avessi scelto altre strade?

Cosa sarebbe successo se:

-Se avessi scelto le bambole al pallone;
-Se avessi scelto la danza al basket;
-Se fossi andata in sardegna dai miei invece di partire con gli scout;
-Se non mi fossi tagliata i capelli a zero;
-Se non mi fossi messa in testa di studiare per passione;
-Se fossi uscita quel sabato quando ero in terza elementare;
-Se non avessi esagerato sempre con il cibo;
-Se non avessi ascoltato Jax quella prima volta quando avevo dodici anni;
-Se non mi fossi chiusa in me stessa quando ero piccola;
-Se fossi nata più vicina ad una città;
-Se non avessi scelto un liceo scientifico;
-Se non avessi scelto l'Hockey;
-Se non avessi chiamato il mio miglior amico mentre era in macchina;
-Se mi fossi accontentata dell'affetto che avevo già;
-Se avessi pianto in ospedale;
-Se fossi andata al cimitero quel 29 marzo;
-Se non mi fossi innamorata;
-Se non avessi fatto una battuta il primo giorno di scuola;
-Se non mi fossi buttata quella volta;
-Se avessi avuto la forza di andare avanti quella volta;
-Se il sangue non mi avesse fermato;
-Se non avessi pianto tutte quelle volte;
-Se mi fossi truccata prima;
-Se mi fossi messa a dieta prima;
-Se non mi fosse venuta in mente l'idea di tenere un corso alle giornate cogestite;
-Se non avessi avuto bisogno della lavagna multimediale alle giornate cogestite;
-Se non mi fossi fidata;
-Se non ci avessi provato;
-Se non ci fossi rimasta male;
-Se non avessi aperto questo blog;
-Se non mi fossi attaccata a qualcun'altro;
-Se non ci fossi rimasta male anche quest'altra volta;
-Se avessi smesso di combattere definitivamente;
-Se adesso non fossi bruciata;
-Se ogni volta che ci provo, non entrasse qualcuno a dirmi "Non lo fare";
-Se avessi avuto più abbracci;

TROPPI SE, TROPPI MA,
ANCORA IN PIEDI. 

lunedì 1 luglio 2013

Basta.

Ogni giornata iniziata bene può semplicemente diventare una giornata di merda. Sta tutto lì, è tutto lì il trucco, capire quando un potenziale merda sta per arrivare e, in quel caso, scansarsi. Ma come fai? Come si fa a risolvere gli enigmi del mio io quando tu sei sia il problema sia la soluzione?

Ma se adesso sto bene è solo perché ho imparato ad abbracciare ciò che mi faceva stare bene e ad abbandonare per strada quello che mi faceva male. Peccato che gli errori si paghino tutti dopo, e non a rate, tutti in un unica tassa qui, proprio in piena fronte: "CIAO, SONO IL PASSATO, SARO' QUI A PUNZECCHIARTI OGNI GIORNO PER TUTTA LA VITA".

domenica 30 giugno 2013

After.

Ai miei tempi molte cose erano diverse. L'età era importante e contava ancora il rispetto per se e per gli altri. Nelle foto c'era ancora un pizzico di orgoglio e gli amici erano quelli che ti facevano copiare gli appunti quando stavi male e non eri andato a scuola.

Il new era si chiamava semplicemente cappello e a Latina lo portavamo in tre. La matematica aveva solo numeri e la fisica rimaneva in palestra. Tutti sognavamo di fare gli archeologi o gli astronauti e il calcio era ancora vero. Credevamo in tutto, persino che nel wrestling ci si picchiasse sul serio e che andare bene a scuola ci avrebbe dato un lavoro sicuro.

mercoledì 26 giugno 2013

IronMan

Io amo Ironman. Forse perché ci assomigliamo tanto. Non dico di essere un genio, un miliardario, un  playboy e un filantropo, ma per il resto tra noi c'è una somiglianza. Io e lui non abbiamo un cuore, ce l'hanno strappato per salvarci la vita, lui per via delle schegge, io per via del mio essere troppo affezionato alle persone. Entrambi abbiamo un armatura, la sua è rossa e gialla, armata e indistruttibile, la mia è indistruttibile solo quando sono cosciente di non poter resistere da sola. Ma quando la notte togliamo l'armatura per andare a dormire entrambi torniamo persone di carne, che hanno paura di quello che hanno intorno, siamo deboli, senza scheletro, viviamo in un mondo di flashback che ci portano agli istanti più brutti della nostra vita. Ma Ironman ha Pepper, io chi ho?


PRIMA AVEVO TE, CAZZO.

Death.

"Non fare la stronza" mi dicevano, tutti. Ma nessuno si è mai chiesto perché la facessi? Non ero sempre stronza, sono in alcuni periodi, ma nessuno si è mai chiesto il perché.

Gli altri potevano essere stronzi, usarmi e buttarmi come si fa con uno straccio vecchio ma era sempre e comunque giustificati ad esserlo. E io dovevo rimanere una ragazza solare che non doveva far soffrire mai nessuno; e per un po' lo sono stata. Ero convinta di essere io la virgola sbagliata in quel fiume di parole, quando mi trattavano male l'unica cosa che mi riusciva di fare era sedermi in bagno e piangere e pensare a cosa cazzo avessi sbagliato, e sapete a cosa arrivavo ogni volta? Non mi trovavo una risposta, così ho iniziato a cambiare tutto: amicizie, taglio di capelli, sport, classe, modo di vestire e atteggiamento.

La forza nelle braccia.

Sono gelosa. Lo ammetto. Sono fottutamente gelosa perché quello che è mio non si tocca.

E' come il cristallo con più valore al mondo, nessuno può toccarlo,basta un sospiro troppo pesante per sporcarlo e rovinarlo, e io non voglio che accada con le persone che amo. Chiunque potrebbe avvicinarsi troppo e spezzare loro il cuore, non posso permetterlo.

Le persone che amo, che sono sia tantissime che pochissime, hanno in loro un pezzo di me. Chi un pezzo della mia anima, chi un pezzo del mio cuore,  e se ferissero loro, ferirebbero anche me. Non riesco a controllarmi, amo le persone, le adoro; mi faccio assuefare dalle loro parole, dalle loro vite, così da rimane loro legata a vita. E quando questo filo si spezza, veramente mi sento squarciare il due. E' come se un coltello seghettato e molto affilato mi tagliasse a freddo un braccio, un qualcosa del mio corpo senza del quale vivrei male, senza il quale sarei diversa e per il quale starei male. 

Ecco, ogni volta che perdo una persona cara, perdo un braccio.
E COME LI DO GLI ABBRACCI, SENZA UN BRACCIO!

martedì 25 giugno 2013

Everyone.

Inizio con questa domanda che qualche anonimo mi ha fatto su ask.fm. Mi ha fatto pensare questa cosa. Possibile che è davvero da quando ho 4 anni che mi faccio le peggiori paranoie? Non ho mai vissuto la mi innocenza di bambina o almeno non l'ho mai assaporata del tutto.

domenica 23 giugno 2013

Forza e Coraggio.

Non credo che la gente possa diventare buona da un giorno all'altro senza motivo. Ma neanche l'opposto. Se una persona finisce a essere cattiva senza un motivo valido vuol dire che dentro di se aveva sempre avuto quell'oscurità.

Io sono cattiva, o almeno sono diventata così. La gente mi ha cambiato, la società e il suo modo di scrutarti l'anima e di fermarsi alle apparenze mi ha mutato. Ogni sorriso ora è un'incertezza, non so neanche io quando sto veramente bene e sorrido o quando sto male ma sorrido a forza per non avere domande. E questo ci taglia fuori da tante cose, come sfogarsi in un pianto liberatorio quando si è soli in un prato, quando l'unica cosa che si sente è il singhiozzo soffocato da anni di preclusione mentale e di stereotipi: "SE PIANGI SEI DEBOLE".

sabato 22 giugno 2013

L'ove♥

Per quei baci che ci rubavamo prima. Per quegli abbracci da film che ci regalavamo quando ci incontravamo. Quando ci incontravamo. Quegli sguardi che ci lanciavamo, quando non ci capivamo e stavamo male tutto il giorno. Quando capivi che avevo la luna storta e venivi e mi abbracciavi, per quando ti chiedevo trecento volte "Ei, cos'hai?", tu non rispondi e poi mi baciavi e ti usciva il sorriso. Per quando camminavamo mano nella mano ma quando c'era qualcuno che conoscevi ti staccavi e ci stavo male e tu lo capivi e mi spiegavi. Ma io non capivo, ci stavo male perché dentro sapevo, immaginavo. Per quando mi dicevi "Cosa te ne frega, ci sono io", ma tu non c'eri sempre. Per quando vedevi i segni della rabbia sul mio corpo e me ne avresti voluto dare tante. Per come mi toccavi e per la tua faccia quando mi hai detto "Non li ho portati", per come ho riso io e per come eri disperato tu. Per come ti ho detto "No" e per ogni morso che ti ho dato. Per ogni "Mi abbracci?" e per ogni "Certo che ti abbraccio" anche a 32°C. Per i baci sul collo, le carezze per spostare i capelli e i biglietti del cinema. Per gli sguardi indiscreti, la gelosia e l'essere impreparati a tutto. Non aspettarsi nulla, ma l'essere preparati a tutto. Per i "grazie", gli "ho mangiato troppo" e i "vieni qui". Per lo stare insieme, lo stare separati, fingere di dormire insieme e magari farlo veramente, basta che non russi.
Per come lo abbiamo affrontato, per come siamo ora e per come riusciamo a essere noi stessi cambiando le nostre paure, ma soprattutto per quello che abbiamo mantenuto dopo tutto, Per come rimaniamo attaccati adesso, e per quello che facciamo adesso e per come ti odio e ti amo allo stesso tempo.
Questo è affetto, ti voglio bene, amico mio.

venerdì 21 giugno 2013

Cosa senti dentro?



-Fai il primo passo!
-E se cado?
-Ci sono qui io a reggerti!

Imagine.

Non hai fatto in tempo a rialzarmi che mi hai spinto di nuovo a terra, stronzo.
-Ho visto amici diventare stronzi e nemici diventare farfalle. Mi rimane solo vedere un unicorno e posso morire felice.