martedì 27 agosto 2013

Bolle di sapone

Fidarsi di qualcuno è autolesionismo. La vita è come una bolla di sapone, così bella a guardarla, ma così delicata. Poi arriva il solito stronzo che si mette a giocare con la tua bolla di sapone, all'inizio è piacevole, è come una brezza che ti alza nel cielo e ti fa volare in alto, ancora più in alto, poi lo stronzo si stanca, vuole provare qualcosa di nuovo e che fa? Infila in dito dritto per dritto dentro la bolla, ti trapassa il cuore e ti fa esplodere, e di te rimane solo un po' di schiuma profumata spalmata su un prato verde. 

 Siamo così fragili, così indifesi. Ci crediamo una razza superiore, ma l'amore lo abbiamo conosciuto solo noi, e detta così si può semplicemente dedurre che siamo talmente stupidi da innamorarci ancora. L'amore non è stupido, è complicato, difficile da gestire e da poche soddisfazioni, in molti casi si sta meglio da soli. Ma siamo talmente cerebrolesi da buttarci di nuovo in questa vasca di emozioni ripetitive, dei "Ti Amo" prima di andare a dormire e dei baci sotto le stelle di San Lorenzo. Non sono gli altri il nostro problema, siamo noi l'errore di questo programma perfetto chiamato vita. Ci basterebbe riconnettere il cervello, rimanere coscienti per più di una volta e ci accorgeremmo di tutte le ferite che l'amore ci provoca e che lo stesso amore ci nasconde.


sabato 24 agosto 2013

Senza trucchi.

A volte il tempo riesce veramente a cambiare le cose. Soprattutto a cambiare le persone, o almeno come ci porgiamo alle persone. Io sono un esempio di quanto detto, se rivedessi me stessa di qualche mese fa mi prenderei a schiaffi. Ora come ora avrei odiato la sua faccia gonfia di lacrime e l'aria innocente con cui andava in giro; l'opposto di quanto sono adesso.

mercoledì 21 agosto 2013

Momentanea

Non sono mai stata la prima scelta di nessuno. Finivo sempre ad appollaiarmi su un secondo, un terzo o addirittura un quarto piano nelle vite delle persone che amavo. Io li avevo tutti al primo posto, potevo dimenticare di mangiare, spostavo me al secondo piano, dimenticavo di vivere a pieno quello che avevo tra le mani, ma per gli altri non significava nulla. Potevo essere fidanzata, amica, amante, ma il primo posto nei loro pensieri non lo avrei mai conquistato.


Fragile.

Non puoi costringere una persona ad amarti. E' un qualcosa di inaccettabile. Quando provi qualcosa, che venga dal cuore o che venga dallo stomaco, è un qualcosa che esce sincero, spontaneo. Se potessimo controllare tutto quello che ci esce da dentro... tanti dei nostri errori rimarrebbero solo nei sogni e nelle vignette di qualche romanzo.

domenica 18 agosto 2013

Fucking smile Ü

Viviamo per i piccoli gesti, per stare attaccati ai cuscini quando ci sentiamo soli, quando indossiamo vecchie felpe, per non perdere l'odore e il sapore di quei momenti che ora come ora non viviamo più. Si sta male, quando ci manca qualcosa, quando quel piccolo cuoricino alla fine del messaggio cambiava tutto, migliorava la giornata e, soprattutto, l'umore.

mercoledì 14 agosto 2013

Little.

A volte mi manco. Cerco sempre d'andare bene per tutti, ma dimenticavo che dovevo prima piacere a me che agli altri. Così quando mi guardavo allo specchio vedevo dietro di me i miei amici che annuivano, mentre la mia immagine non faceva altro che sbattere i pugni al vetro e gridare un "NO" senza voce. Ma io ero impegnata a sistemarmi e a credere a tutti quei "Sì, stai benissimo".

Stavo diventando la comparsa della mia vita, recitavo senza che nessuno mi riprendesse, rimanevo all'oscuro da me stessa. C'erano due me, una grossa e pomposa che viveva leggiadramente tra le prese per il culo delle persone e le prese per il culo da me e per me. Vivevo tra quello che volevo far vedere e quello che gli altri volevano vedere. La realtà rimaneva all'altra me, quella piccola e insulsa nascosta sotto la grandezza dell'altra, era piccola, ma era viva e vera. Era l'unica cosa reale che di me rimaneva, neanche l'orgoglio era più sincero, era una palla di credenze che rotolava sempre più veloce nella baita della valle di lacrime della mia vita.

giovedì 8 agosto 2013

Fearful

La vita, la più grande presa per il culo che potessimo trovare sulla nostra strada. Ci fa stare bene, ma si diverte quando stiamo male. Sarà sempre un obbrobrio di scelte sbagliate che ci porteranno a loro volta su una strada sbagliata.

Eppure se una strada è quella sbagliata, ce ne accorgiamo solo quando non abbiamo più scampo. La rabbia è il dolore sono asfaltate di nuovo, profumano di rose e hanno dei volti angelici. Sono le uniche strade segnate sulle cartine e le uniche che hanno cartelli stradali esatti e autogrill nella via, in modo che l'agonizzante agonia sia ancora più lunga. Così fai in tempo a prenderti un caffè e a corroderti di male l'anima. Due piccioni con una fava, anzi, due parassiti per lo stesso corpo.

martedì 6 agosto 2013

Alone☠

Ciao insicurezza, sei te che mi stai rovinando la vita. Non negarlo, non puoi, se non fosse per te sarei salata giù da mio Bungee Jumping della vita già otto o nove volte. Te, invece, mi tieni attaccata alla realtà, con i piedi ben poggiati a terra, e con la testa china a guardare la strada.

Cerco qualcosa in più dalla mia vita, un po' di coerenza con i miei sogni, con le mie aspettative. Ma sono sempre stata realista, quello che sognavo potevo solo scriverlo in milioni di fogli che adesso sono sparsi per casa.
Ecco che fine hanno fatto i miei sogni, sono persi nella cubatura del mio nido, nascosti in cassetti e sotto il letto, l'unico posto dove nessuno può trovarli e distruggerli. La mia testa non è mai stato un posto sicuro, parlavo nel sonno, parlavo da ubriaco, parlavo quando ero triste e con le lacrime, insomma, parlavo sempre troppo. I segreti della mia anima non li ricordo neanche più, sono stipati sotto il frigorifero.

giovedì 1 agosto 2013

Sfumi nella memoria.

Andare avanti è sempre difficile, ma è inevitabile. Ci si spinge talmente avanti da non ricordare più la strada presa all'inizio. E' dura, è molto dura. Ma con le persone giuste, tutto è possibile. Io le persone giuste le ho sempre avute, altre le ho incontrate per caso, ma erano tutte pronta a regalarmi un sorriso.

Eppure ancora adesso, non reggo la tensione. Come adesso. Sto scrivendo perché qualcosa dentro di me non è apposto, non funziona. E' troppo piena. La bocca mi fa male, sto per piangere; ma quando mi dico "Ecco, adesso piango", non lo so, mi esce un sorriso. Forse sto imparando a gestire il mio corpo e quello che lui fa. Non controllo ancora le mie esplosioni ultraterrene, quando canto sotto la doccia con le lacrime, poi mi siedo a terra e piango come se non ci fosse un domani.