martedì 10 dicembre 2013

domenica 1 dicembre 2013

Lei. Non te.

Ci preoccupiamo sempre per chi non ha bisogno... ma a me chi ci pensa? Nessuno si preoccupava per me, nessuno l'ha mai fatto. E sono venuta su così, ho un sorriso per tutti, ma quando non ci sarò più non pretendete di trovare scuse...
Eppure avevo promesso di non farlo più, e giuro che ogni volta che il pensiero mi assale stringo i pugni e cerco di pensare ad altro, cerco di pensare a qualcosa di bello, a qualcosa di buono, ma quando crolla tutto e io rimango scoperta, senza difese, non riesco a preservare un briciolo di razionalità.
Non credo sia colpa mia, però me ne prendo tutte le colpe. Ogni domenica sto da sola, chiusa in casa, rintanata in camera mia, quasi senza via d'uscita, tutti si chiedono cosa mi prenda in quel particolare giorno, perchè sia così triste a confronta al resto della settimana, la risposta è semplice: io sto sempre male. Ma il resto dei giorni siete troppo impegnati a vivere bene la vostra vita che fermarvi a pensare che, intanto state distruggendo la mia. Sono io a sbagliare, sono io che mi aspetto affetto dai fari spenti di questo mare di casino. Eppure, ogni tanto, quando mi raccontate di quanto tenete ad altre persone, spero sempre che mai qualcuno sprechi un minimo di dolcezza e di attenzione anche a me. Chiedo aiuto, i segnali non mancano, li ho tatuati addosso, ma nessuno ci fa caso, ed è così che mi tocca prendermi cura di me stessa da sola, mentre ascolto le fantastiche storie su "Ha bisogno d'aiuto" o "Devo stargli vicino", così da abbandonare me, da lasciarmi sola quando sono sul punto di mollare l'unico appiglio a cui ero attaccata, vedo andare a fuoco ogni mia capanna, ogni sorriso. Dove siete finiti tutti?