mercoledì 12 febbraio 2014

Grecia 2014

Nella mia vita tutto era una battaglia persa. Tutto quello che volevo o quello di cui avevo bisogno non c'era mai. Mia madre e mio padre mi rinfacciavano la mia nascita come se non l'avessero voluta, come se fosse stata colpa mia sempre, dal concepimento al parto. E dal parto alla morte non è migliorato nulla.


Mi chiedo ancora come tutti quei bambini si lamentassero delle loro famiglie, dei loro regali e delle loro feste. Io non avevo niente e mi stavo zitta, al massimo mi chiudevo in camera a piangere per tutte quelle cose che mi stavo perdendo. Tutte quelle belle famiglie in televisione che si amavano ed erano unite, io a malapena sapevo il nome di mia madre. All'inizio non capivo cosa avevo e cosa mi mancava, magari quei dannati giocattolini che hanno i bambini li ho sempre avuti, e forse anche tanti, ma piano piano mi rendevo conto che non mi interessavano e che giocavo solamente per non lasciarli da parte e per fare qualcosa.
I miei genitori non hanno mai capito cosa davvero ero e cosa davvero valevo, e piano piano l'ho dimenticato anche io. Ora come ora non ho passioni, non mi piace nulla e tutto quello che mi piace non si può più fare perché sono in ritardo di quasi 13 anni.

Forse ero troppo complicata per loro.

lunedì 10 febbraio 2014

Talmente viva

Non lo so cosa non vada in questo periodo, magari è proprio il periodo che va talmente di merda da non poter essere compensato con nulla. Sarà che mi manca un po' di spensieratezza che prima la mia testa sapeva darmi, ma adesso sento talmente tanto peso addosso che mi ritrovo con le mani in mano a sperare che qualcosa si metta apposto da sola, perché io ci ho già provato così tante volte per poi fallire rovinosamente. Aspetto qualche miracolo.

Passo buona parte della mia vita sui libri, le giornate sono scandite dalla sveglia al mattino, dalla campanella di uscita e dal suono della chat di facebook. Poi ho la playlist del mio blog, la suoneria del telefono, gli urli di mia madre, ma questi non sono altro che altri accidenti della mia stupida esistenza sul libro di matematica che mi odia e mi porta agli incubi ogni santo giorno. Eppure, nonostante tutto questo mi stia veramente rovinando la vita, devo starmene con la bocca chiusa a patirmi tutto quello che la vita ha in programma per me. Cazzo di vita di merda.